Misura delle vibrazioni
La misura delle vibrazioni immesse nelle strutture consente di valutare gli effetti prodotti da specifiche sorgenti (come traffico stradale o ferroviario, macchinari a funzionamento ciclico, eventi impulsivi o condizioni di risonanza strutturale stazionaria) sulle stesse e/o sulle persone presenti al loro interno. Consiste nella misurazione delle vibrazioni in specifici punti preselezionati della struttura, eseguita in diverse condizioni operative — di esercizio, di picco, transitorie o stazionarie — in relazione al fenomeno vibratorio oggetto di studio. I dati acquisiti vengono successivamente elaborati secondo le normative tecniche di riferimento. Mediante tale indagine è possibile verificare se il livello vibrazionale registrato all’interno di un fabbricato possa essere ritenuto compatibile o meno con le soglie suggerite dalla normativa, sia nei confronti dell’eventuale danneggiamento delle strutture che del comfort degli occupanti. Tale prova consente inoltre di verificare che i livelli di vibrazione rilevati negli ambienti oggetto di indagine siano compatibili con la presenza o l’installazione di macchinari complessi (ad esempio tomografi TAC) o dispositivi ottici sensibili (come telescopi), sia in qualità di elementi passivi, sia come sorgenti attive di vibrazione (come i sistemi body-scan, il cui moto rotazionale potrebbe innescare fenomeni di risonanza strutturale).
Normativa tecnica di riferimento: UNI 9916:2014; UNI 9614:2017; UNI 11568:2015.