Prova sclerometrica da malta

La prova sclerometrica su malta in opera costituisce un metodo d’indagine non distruttivo in grado di fornire informazioni sulla qualità della malta per murature, misurando la durezza superficiale del materiale e correlando questa alla resistenza dello stesso mediante funzioni empiriche. Il metodo è utilizzato per stimare la resistenza della malta superficiale o pseudosuperficiale delle murature, indagare il grado di omogeneità delle proprietà meccaniche della stessa, delineare zone o aree di scarsa qualità o degradate, non essendo tuttavia la metodologia intesa come sostitutiva della prova a compressione su provini di malta ottenuti mediante metodo standard.
Lo sclerometro è costituito da un corpo cilindrico munito di un’asta che fuoriesce da un’estremità dell’involucro ed è caricata da una molla. L’asta – di diametro inferiore rispetto a quella dello sclerometro da calcestruzzo o di tipo “N” per poter infilarsi nei giunti di malta di minore altezza – è premuta sulla superficie da testare fino a raggiungere il limite della sua corsa. A questo punto una massa interna, guidata da una molla, colpisce la ghiera fissata rigidamente all’asta, che a sua volta, è a contatto della superficie in prova. La massa dopo aver battuto sull’asta rimbalza ad una certa altezza ed è mostrata da un indice posto su una scala graduata. L’altezza di rimbalzo risulta proporzionale alla durezza superficiale della malta (il legame tra durezza e resistenza ha natura puramente empirica e di tipo probabilistico, l’energia di impatto è inferiore allo sclerometro da calcestruzzo, ed è pari a 0.169J / 0.169N/mm2). Campo di misura 1.4 – 25 N/mm2 (Mpa)
Normativa tecnica di riferimento: RILEM MS.D.7; ASTM C 805.